Benvenuti nel cuore della Sicilia, dove il passato si fonde con il presente e la bellezza si manifesta in ogni angolo. Se cercate autenticità e fascino, i borghi siciliani sono una destinazione imperdibile: piccoli centri dall’anima antica, scorci di pietra dorata, profumo di agrumi e orizzonti che sconfinano tra mare e montagne. In questa guida trovate 10 borghi meravigliosi, con consigli pratici su come arrivare, cosa vedere, dove dormire e quando andare: informazioni pensate per un viaggio lento, fuori dalle rotte del turismo di massa.
Consiglio rapido: per muovervi tra i borghi la soluzione più flessibile è l’auto. Verificate sempre le ZTL (Zone a Traffico Limitato) dei centri storici, pianificate i parcheggi e mettete in conto strade panoramiche ma tortuose. D’estate portate sempre acqua, cappello e crema solare; in montagna (Madonie e Nebrodi) anche una felpa per la sera.
Periodo migliore: primavera (aprile–giugno) e inizio autunno (settembre–ottobre) per climi miti e meno affollamento; luglio–agosto regalano feste e sagre, ma con temperature elevate e prezzi più alti.
1. Cefalù — Il charme sul Tirreno

Perché andarci: mare limpido, centro storico di rara fotogenicità, il Duomo arabo-normanno (Patrimonio UNESCO) con magnifici mosaici bizantini. Al tramonto la passeggiata sul lungomare e gli scorci tra il molo antico e Porta Pescara sono pura poesia.
Da non perdere: il Lavatoio Medievale, la salita alla Rocca (vista spettacolare sulla costa), il quartiere medievale con botteghe di ceramica e gelaterie artigianali. Spiagge: Lido di Cefalù (comoda) e Caldura (più selvaggia).
Come arrivare: treno regionale/veloce da Palermo (circa 50–60 minuti) o Messina; in auto A20 uscita Cefalù, parcheggi scambiatori fuori ZTL.
Tempo di visita: 1–2 giorni se volete alternare cultura e mare.
Hotel e B&B a Cefalù2. Erice — Un viaggio nel Medioevo

Perché andarci: un borgo in quota (751 m) sospeso tra nuvole e mare, con strade lastricate, cortili fioriti e profumo di mandorla. La vista sulle Egadi, nelle giornate terse, è mozzafiato.
Da non perdere: il Castello di Venere affacciato su precipizi, le Torri del Balio e il Duomo dell’Assunta. Fermatevi in una pasticceria storica per le genovesi ericine (pasticcini ripieni di crema).
Come arrivare: comoda la funivia da Trapani (meteo permettendo). In auto seguite i tornanti (attenzione a nebbia e vento). Parcheggio a pagamento vicino alle mura.
Tempo di visita: mezza giornata–1 giornata. La sera, con le luci gialle sui vicoli, è magia pura.
Dove dormire a Erice3. Savoca — Il fascino del cinema
Perché andarci: location iconica del film Il Padrino, ma soprattutto borgo autentico, silenzioso, con balconate che si affacciano su colline di agrumi e ulivi.
Da non perdere: la Chiesa di Santa Lucia (set cinematografico), la Chiesa Madre, i resti dell’antico castello e i crucci (i vicoli ripidi). Pausa al Bar Vitelli per un sorso di granita o limoncello all’ombra del pergolato.
Come arrivare: da Messina o Taormina in auto o bus verso la Valle d’Agrò; strada panoramica con tornanti. Parcheggi limitati nei pressi del centro.
Tempo di visita: mezza giornata, da abbinare a Forza d’Agrò o a un tuffo sulla Riviera Ionica.
Alloggi a Savoca e dintorni4. Modica — Barocco e cioccolato

Perché andarci: città-borgo distesa su colline con due anime (Alta e Bassa), chiese scenografiche e cioccolato lavorato “a freddo” secondo antica tradizione.
Da non perdere: la Cattedrale di San Giorgio con la sua scala monumentale, San Pietro con i dodici apostoli sulla scalinata, i vicoli che salgono verso il Pizzo. Degustazione di cioccolato modicano in una cioccolateria storica (provate peperoncino o vaniglia).
Come arrivare: treno/bus da Catania e Ragusa; in auto SS 115/SS 194. Parcheggi a valle e ascese a piedi (comode scarpe!).
Tempo di visita: 1 giorno; 2 se volete aggiungere Scicli, Ragusa Ibla e la costa (Marina di Modica, Sampieri).
Soggiornare a Modica5. Castelmola — Balcone su Taormina e l’Etna

Perché andarci: minuscolo borgo in pietra sospeso sopra Taormina, con terrazze naturali sull’Etna e sullo Ionio. Atmosfera intima e viste da cartolina.
Da non perdere: i resti del castello, Piazza Sant’Antonio con il pavimento a mosaico, i vicoletti fioriti. Tramonto impagabile con la costa che si accende d’oro.
Come arrivare: bus da Taormina o in auto (tornanti stretti). Parcheggi a pagamento all’ingresso. Ottimo da combinare con Isola Bella e il Teatro Antico di Taormina.
Tempo di visita: 2–4 ore; serata romantica consigliata.
Dormire a Castelmola6. Gangi — Tesoro delle Madonie
Perché andarci: tra i “Borghi più belli d’Italia”, un presepe di case in pietra arrampicate sul Monte Marone. Atmosfera genuina, vista sulle vette delle Madonie e sulle vallate.
Da non perdere: il Palazzo Sgadari con il museo civico, la Chiesa Madre con opere d’arte, la salita ai belvedere. Se amate il trekking, i sentieri del Parco delle Madonie sono a portata di mano.
Come arrivare: in auto da Palermo (A19 + SS 120). Il borgo è in altura: guidate con calma su curve e tornanti. Clima più fresco rispetto alla costa.
Tempo di visita: mezza giornata–1 giorno, con deviazioni a Geraci Siculo, Petralia Sottana e al Santuario di Gibilmanna (verso Cefalù).
Sistemazioni a Gangi7. Sperlinga — Borgo scolpito nella roccia
Perché andarci: unico per il suo castello rupestre scavato nella roccia arenaria e per le case-grotta. Un luogo sospeso nel tempo, perfetto per chi cerca suggestioni archeologiche e paesaggi aspri.
Da non perdere: la Rocca di Sperlinga con passaggi scavati nella pietra e terrazze panoramiche; le abitazioni rupestri e il tessuto urbano che si adatta alla montagna. Ottimo per foto e per chi ama esplorare con calma.
Come arrivare: più comoda l’auto: si trova nell’entroterra ennese, tra Nebrodi e Madonie (SS 120/SS 117). Strade secondarie ma scenografiche.
Tempo di visita: 2–4 ore, con eventuale estensione a Nicosia e alla Dorsale dei Nebrodi.
Alloggi a Sperlinga8. Montalbano Elicona — Pietra, miti e Nebrodi
Perché andarci: borgo medievale perfettamente conservato ai piedi dei Nebrodi, con un castello federiciano imponente e, nei dintorni, i misteriosi megaliti dell’Argimusco (al tramonto sembrano statue naturali).
Da non perdere: il Castello con le sale museali, il dedalo di vicoli in pietra, i belvedere. Se avete tempo, escursione all’Argimusco e ai boschi attorno (ottimi in estate per il fresco).
Come arrivare: da Messina e Barcellona P.G. in auto; strade in salita ma ben tenute. In bus esistono collegamenti limitati: informatevi sugli orari.
Tempo di visita: 1 giorno tra borgo e megaliti.
Dove dormire a Montalbano Elicona9. Petralia Soprana — Regina delle Madonie
Perché andarci: uno dei “Borghi più belli d’Italia”, adagiato su un crinale con vista a 360° sulle montagne. Eleganti chiese, piazze luminose e vicoli che profumano di pane appena sfornato.
Da non perdere: Piazza del Popolo, Chiesa Madre, il belvedere di Loreto, l’antico quartiere di Serafino. In stagione (autunno) sagre dedicate a funghi e castagne.
Come arrivare: in auto dalla A19 (uscita Irosa) poi SS 120; in bus da Palermo (orari ridotti, conviene l’auto). Clima fresco in inverno, neve possibile.
Tempo di visita: mezza giornata–1 giorno, magari abbinando Petralia Sottana per una passeggiata tra botteghe e musei diffusi.
Soggiorni a Petralia Soprana10. Castiglione di Sicilia — Tra vigneti e lava
Perché andarci: sorge sulle pendici dell’Etna, circondata da vigneti di Nerello Mascalese. È un borgo di pietra lavica, con palazzi storici e scorci su gole e colate antiche.
Da non perdere: il Castello di Lauria, la Chiesa di San Pietro e Paolo, una degustazione nelle cantine dell’Etna DOC. Poco distante, le Gole dell’Alcantara offrono canyon lavici e acque freschissime (portate scarpette da scoglio).
Come arrivare: da Catania o Taormina in auto (SS 120). Attenzione al caldo estivo nelle ore centrali; ottimo da visitare in primavera e vendemmia (settembre–ottobre).
Tempo di visita: 1 giorno, con tour enogastronomico e sosta alle gole.
Hotel a Castiglione di SiciliaConsigli pratici per organizzare l’itinerario
Itinerario suggerito 5–7 giorni (Sicilia occidentale): Palermo → Cefalù → Erice (base su Trapani) → rientro o proseguimento a Segesta e saline di Marsala. Se amate il mare: aggiungete Favignana (escursione giornaliera da Trapani).
Itinerario suggerito 6–8 giorni (Sicilia orientale): Catania → Castiglione di Sicilia (Etna & vino) → Savoca & Castelmola (con Taormina) → Modica (base per Ragusa Ibla e Scicli) → Montalbano Elicona o Nebrodi. Se avete tempo, deviate verso Noto e la Riserva di Vendicari.
Auto e ZTL: i centri storici sono spesso ZTL e con strade strette. Parcheggiate in aree dedicate e proseguite a piedi. Portate contanti per parcometri in borghi minori.
Trekking e natura: Madonie e Nebrodi offrono sentieri segnalati; scarpe adeguate, cappellino e acqua. In estate evitate le ore più calde; in inverno verificate l’agibilità dei percorsi.
Cibo e tipicità: arancine/arancini (dipende dalla zona!), panelle, caponata, cannoli, cassate, pasta alla Norma, pesce spada, tonno, e, nell’entroterra, formaggi e salumi artigianali. Nei borghi spesso si mangia benissimo nelle osterie di famiglia.
Eventi e feste: informatevi prima di partire: molte ricorrenze religiose e sagre (ad esempio, vendemmia sull’Etna, feste patronali nei borghi) possono arricchire il viaggio ma anche incidere su traffico e disponibilità camere.
Bagagli intelligenti: zaino leggero, scarpe con suola aderenza (basole di pietra possono essere scivolose), felpa per l’altura, costume e telo se abbinate il mare. Sempre con voi una borraccia riutilizzabile.
Sicurezza e documenti: portate patente e documenti in regola; per aggiornamenti su viabilità, meteo e eventuali indicazioni ufficiali, consultate la pagina dedicata su Viaggiare Sicuri prima di partire.
Domande frequenti
Quanti giorni servono? Per un assaggio 4–5 giorni concentrandovi su una sola area (ovest o est). Per un viaggio completo 10–12 giorni, includendo anche città d’arte e mare.
Meglio estate o mezze stagioni? Se cercate mare e feste, estate; per passeggiare tra borghi e visitare con calma, primavera e autunno sono perfetti. In montagna le notti possono essere fresche anche a luglio.
Si visita tutto senza auto? Possibile ma impegnativo: alcune località hanno bus/treni poco frequenti. Valutate noleggio, oppure scegliete 2–3 borghi ben collegati da una base comoda (Palermo, Catania, Messina, Ragusa).
Budget indicativo: in bassa stagione si trovano ottimi B&B a prezzi contenuti; in alta stagione (luglio–agosto) conviene prenotare con anticipo, soprattutto a Cefalù e nei borghi più noti.
Viaggio con bambini? Sì, ma pianificate pause e ombra nelle ore calde. I borghi hanno spesso scalinate e salite: passeggini leggeri o marsupio consigliati.
Conclusione. I 10 borghi più belli della Sicilia sono un invito a rallentare: pietra, vento, campanili, profumi di forno e salsedine. Scegliete una base, muovetevi con calma tra montagne e mare, assaggiate i sapori di stagione, parlate con la gente del posto. La Sicilia dei borghi vi resterà nel cuore.
