La Sardegna è una terra affascinante, famosa per le sue spiagge da sogno, la cultura millenaria e il mare cristallino. Tuttavia, uno dei tesori meno noti ma altrettanto straordinari di questa isola sono i borghi sparsi per il territorio, ognuno con la propria storia, architettura e tradizioni. Visitare questi borghi è un’esperienza unica che ti permette di scoprire il volto più autentico della Sardegna.

In questa guida trovi i 10 borghi più belli della Sardegna, con informazioni pratiche su come arrivare, cosa vedere, idee per itinerari brevi e dove dormire (con i pulsanti per cercare facilmente alloggi in ciascun borgo). Alla fine di ogni sezione troverai anche consigli utili e piatti tipici da non perdere.

Nota documenti di viaggio: prima di partire verifica sempre indicazioni aggiornate su norme, documenti e sicurezza consultando la pagina dedicata su Viaggiare Sicuri.

1. Castelsardo: il borgo medievale affacciato sul mare

Spiaggia di Castelsardo, Sardegna

Castelsardo, sulla costa settentrionale, è uno dei borghi più scenografici della Sardegna. Il centro storico sorge su una rupe a picco sul Golfo dell’Asinara e regala vedute che al tramonto si tingono d’oro e di rosa.

Come arrivare a Castelsardo

Castelsardo dista circa 30 minuti da Sassari e 1 ora dall’aeroporto di Alghero. È raggiungibile in auto lungo la SP90; sono presenti anche collegamenti autobus da Sassari (utili ma meno frequenti in bassa stagione).

Cosa vedere a Castelsardo

Visita il Castello dei Doria (oggi Museo dell’Intreccio Mediterraneo) per scoprire i segreti della cestineria sarda. Nel dedalo di vicoli ti aspettano scorci e botteghe artigiane; la Cattedrale di Sant’Antonio Abate custodisce preziose opere d’arte e affaccia su un belvedere. A pochi minuti in auto sosta alla celebre Roccia dell’Elefante, bizzarra scultura naturale di trachite.

Spiagge vicine: Lu Bagnu (comoda e sabbiosa), Baia Ostina (più selvaggia). Tipico da assaggiare: aragosta alla catalana e zuppe di pesce con pane carasau.

Dove dormire a Castelsardo

Scegli il centro storico se vuoi atmosfera medievale e vista mare; la frazione di Lu Bagnu è perfetta per chi preferisce spiaggia e servizi familiari.

Hotel a Castelsardo

2. Bosa: il fascino sul fiume Temo

Bosa, sulla costa occidentale, incanta con le case colorate di Sa Costa che si specchiano nel Temo, l’unico fiume navigabile dell’isola. È uno dei borghi più fotogenici d’Italia.

Come arrivare a Bosa

Da Alghero si percorre una strada panoramica spettacolare (circa 1h15’), con soste consigliate ai belvedere lungo la SP105. Autobus di linea collegano Alghero e Macomer a Bosa; l’auto resta l’opzione più flessibile.

Cosa vedere a Bosa

Salendo al Castello Malaspina ammiri un panorama completo su tetti, fiume e mare. Lungo il Lungotemo spiccano le antiche concerie (Sas Conzas). In centro degustazioni e botteghe artigiane: prova la Malvasia di Bosa e dolci tipici come le seadas.

Nei dintorni: la marina di Bosa Marina (ampia spiaggia attrezzata), la selvaggia Cane Malu e i percorsi verso la costa di Capo Marrargiu dove spesso si avvistano grifoni.

Dove dormire a Bosa

Per un soggiorno romantico scegli un B&B nel quartiere storico; per famiglie è comoda Bosa Marina a due passi dalla spiaggia.

Hotel a Bosa

3. Posada: un tuffo nel passato

Arroccata su uno sperone calcareo, Posada domina la piana costiera con un castello perfettamente riconoscibile. Le sue stradine acciottolate profumano di storia e gelsomino.

Come arrivare a Posada

Da Olbia (45 minuti) segui la SS131DCN in direzione sud. La fermata autobus lungo la SS125 consente l’accesso al borgo, ma per esplorare le spiagge vicine l’auto è consigliata.

Cosa vedere a Posada

Il Castello della Fava regala una vista a 360° su costa e laguna. Nel borgo medievale visita Sant’Antonio Abate e i vicoli che si arrampicano fino alle terrazze panoramiche. Mare: la Spiaggia di Posada e il litorale di San Giovanni, ideali per famiglie e sport acquatici.

Dove dormire a Posada

Alloggi nel borgo per chi cerca atmosfera; vicino al mare per vacanze slow tra pineta e dune.

Hotel a Posada

4. Orgosolo: murales e identità nel cuore della Barbagia

Orgosolo, Sardegna – Foto di Rafael Brix da Wikimedia

Orgosolo è un museo a cielo aperto: centinaia di murales raccontano lotte, storia e quotidiano. Intorno si apre il massiccio del Supramonte, paradiso per escursionisti.

Come arrivare a Orgosolo

Da Nuoro (40–45 minuti) lungo la SS389. I bus esistono ma sono ridotti fuori stagione; per trekking e tappe multiple è preferibile l’auto.

Cosa vedere a Orgosolo

Perditi tra i murales di Corso Repubblica e delle vie laterali. Nei dintorni, escursioni verso Monte Novo San Giovanni, Gorropu e i cuiles (antichi ovili in pietra). Da assaggiare: pane carasau, porceddu e formaggi barbaricini.

Dove dormire a Orgosolo

Case storiche e affittacamere nel borgo per vivere l’atmosfera dei murales; agriturismi nei dintorni per chi vuole natura e cucina tipica.

Alloggi a Orgosolo

5. Carloforte: l’anima ligure dell’isola di San Pietro

Carloforte è un unicum linguistico e culturale: fondato da coloni liguri, conserva il tabarchino e tradizioni marinare secolari. Le sue calette turchesi sono da cartolina.

Come arrivare a Carloforte

Si raggiunge con traghetti da Portoscuso o Calasetta (30–40 minuti). Con l’auto è semplice imbarcarsi; in alta stagione prenota con anticipo.

Cosa vedere a Carloforte

Centro storico elegante, lungomare con palme, il Faro di Capo Sandalo (vista mozzafiato) e le spiagge di La Caletta, Guidi e Girin. Se capiti tra fine maggio e giugno, vivi l’atmosfera del Girotonno.

Dove dormire a Carloforte

B&B nel centro per vita di paese e ristorantini; case vacanza vicino alle cale per chi cerca mare e silenzio.

Hotel a Carloforte

6. Tempio Pausania: granito, sughero e boschi di Gallura

Tempio Pausania, Sardegna – Foto di LPLT da Wikimedia

Tempio Pausania è la capitale gallurese del granito e del sughero. Elegante e tranquilla, è perfetta per chi ama arte, natura e itinerari enogastronomici.

Come arrivare a Tempio Pausania

Da Olbia circa 1 ora lungo la SS127. Collegamenti ferroviari regionali disponibili (utili in alta stagione).

Cosa vedere a Tempio Pausania

Passeggia tra le architetture in granito del centro e le piazze curate, visita la Fonte di Rinaggiu e dedica mezza giornata al Monte Limbara, con percorsi tra sugherete e scorci fino a Tavolara. Tipico: piatti di pecora, zuppa gallurese, vini Vermentino.

Dove dormire a Tempio

Centro città per comodità e ristoranti; agriturismi fuori porta per relax e natura.

Alloggi a Tempio Pausania

7. Sant’Antioco: archeologia e mare nel Sulcis

Sant’Antioco è tra gli insediamenti più antichi dell’isola: fenici, punici e romani hanno lasciato tracce evidenti in un contesto costiero ricco di spiagge.

Come arrivare a Sant’Antioco

Si raggiunge facilmente in auto grazie al ponte con la terraferma. Da Cagliari circa 1h15’. Autobus regionali collegano Carbonia/Iglesias al borgo.

Cosa vedere a Sant’Antioco

Nel centro visita la Basilica di Sant’Antioco Martire con le catacombe paleocristiane e il Museo Archeologico Ferruccio Barreca. Spiagge top: Maladroxia, Coaquaddus e le calette del versante occidentale. Gastronomia marinara con tonno, bottarga e cucina semplice e saporita.

Dove dormire a Sant’Antioco

In paese per servizi e ristoranti; in zona Maladroxia per abbinare relax e mare cristallino.

Hotel a Sant’Antioco

8. Aggius: pietra di granito e tradizioni vive

Aggius, Sardegna – Foto di Benoît Prieur da Wikimedia

Aggius, nel cuore della Gallura, è avvolto da massi granitici e valloni lunari. È patria di tessitura, canti corali e musei identitari di grande interesse.

Come arrivare ad Aggius

50 minuti da Olbia e 20 da Tempio Pausania. Strade panoramiche e scorrevoli; auto consigliata per escursioni nelle valli circostanti.

Cosa vedere ad Aggius

Nel centro storico spiccano case in granito e cortili fioriti. Visita il Museo del Banditismo e il Museo Etnografico. Poco fuori, la Valle della Luna offre sentieri tra enormi massi modellati dal vento (magia al tramonto!).

Dove dormire ad Aggius

B&B di charme nel borgo e stazzi galluresi ristrutturati nella campagna, perfetti per chi desidera silenzio e cieli stellati.

Alloggi ad Aggius

9. Atzara: artisti, vigne e paesaggi del Mandrolisai

Atzara, ai piedi delle montagne del Mandrolisai, ha ispirato pittori e fotografi con le sue luci e i vigneti a perdita d’occhio. È una meta perfetta per gli amanti del vino.

Come arrivare ad Atzara

Circa 45 minuti da Nuoro lungo la SS128. Da Cagliari si impiegano circa 2 ore. Strade interne panoramiche e poco trafficate.

Cosa vedere ad Atzara

Tra le case in pietra del centro scopri il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Antonio Ortiz Echagüe. Prenota una degustazione nelle cantine del borgo: il Cannonau di Atzara è tra i rossi più tipici dell’isola. Percorsi collinari invitano a camminate e tour in e-bike.

Dove dormire ad Atzara

Piccole strutture a conduzione familiare in centro storico; agriturismi tra i vigneti per un’esperienza rurale autentica.

Alloggi ad Atzara

10. Gavoi: tra il Lago di Gusana e la Barbagia più autentica

Gavoi, Sardegna – Credits: Fabio Manca. License: CC BY-NC-SA.

Gavoi custodisce un’anima vivace, fatta di eventi culturali e tradizioni pastorali. Il vicino Lago di Gusana offre relax e attività outdoor in ogni stagione.

Come arrivare a Gavoi

Da Nuoro 30 minuti lungo la SS389. I bus sono presenti ma l’auto è consigliabile per muoversi tra lago e sentieri.

Cosa vedere a Gavoi

Perditi nel centro storico in pietra, visita la parrocchiale di San Gavino e, se capiti in estate, il Festival “L’Isola delle Storie” che anima cortili e piazze. Al lago: passeggiate, pedalò e giri in kayak. Must gastronomico: il fiore sardo DOP, dal sapore inconfondibile.

Dove dormire a Gavoi

Affittacamere nel borgo per una full immersion culturale; strutture sul Lago di Gusana per chi privilegia natura e silenzio.

Alloggi a Gavoi

Consigli pratici per visitare i borghi sardi

Quando andare. Primavera (aprile–giugno) e inizio autunno (settembre–ottobre) combinano clima piacevole, mare spesso balneabile e borghi più tranquilli. In inverno i paesi interni hanno fascino montano e ottima cucina.

Come muoversi. L’auto offre la massima libertà, soprattutto per raggiungere spiagge e sentieri. I bus regionali collegano i centri principali ma sono meno frequenti: pianifica orari in anticipo.

Parcheggi e ZTL. Nei borghi storici le ZTL sono comuni: lascia l’auto nei parcheggi esterni e prosegui a piedi. Porta contanti per piccoli parcometri o negozi.

Cosa mettere in valigia. Scarpe comode antiscivolo per i vicoli in pietra, cappellino e crema solare per le visite estive, una felpa leggera per le sere ventose anche d’estate.

Enogastronomia. Oltre ai classici porceddu e culurgiones, cerca prodotti locali: pane carasau, formaggi pecorini, malloreddus al sugo di salsiccia, vini Vermentino, Cannonau e Carignano del Sulcis.

Eventi. Oltre al Girotonno di Carloforte e a L’Isola delle Storie a Gavoi, controlla le feste patronali e le sfilate tradizionali (primavera–estate) per vivere la Sardegna più autentica.

Rispetto dei luoghi. I borghi sono comunità vive: rispetta silenzio, raccolta differenziata e divieti su droni o accessi a proprietà private. In spiaggia usa reef-safe e non portare via sabbia o conchiglie.


Conclusioni: perché inserire i borghi in un viaggio in Sardegna

La Sardegna è molto più di spiagge bianche e mare cristallino. I suoi borghi rappresentano il cuore autentico dell’isola: luoghi dove il tempo scorre lento, la cucina profuma di memoria e l’ospitalità è genuina. Dalle scogliere di Castelsardo ai murales di Orgosolo, dai colori di Bosa alle vigne di Atzara, ogni tappa aggiunge un tassello a un racconto fatto di panorami mozzafiato, cultura millenaria e tradizioni vive. Pianifica il tuo itinerario, scegli dove dormire con i pulsanti dedicati e lasciati sorprendere dal fascino senza tempo di questi borghi sardi.

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