Situato tra le colline della Sicilia occidentale, il Cretto di Gibellina è un’opera d’arte unica e toccante, conosciuta anche come il Grande Cretto di Burri, dal nome del suo creatore, il celebre artista Alberto Burri. Questo luogo non è solo una delle opere d’arte contemporanea più suggestive d’Italia, ma anche un monumento alla memoria, nato per ricordare la distruzione della vecchia Gibellina a causa del devastante terremoto del 1968.
Il Cretto rappresenta un vasto manto bianco che si estende su una superficie di circa 80.000 metri quadri e simula le vie e i vicoli dell’antica città distrutta. Esplorare questo luogo è un’esperienza profonda che mescola arte, storia e riflessione. In questa guida troverai tutto ciò che serve per pianificare al meglio la tua visita: come arrivare, gli orari, il costo del biglietto, cosa vedere nei dintorni, dove mangiare e dormire.
Come arrivare al Cretto di Gibellina
Il Cretto di Gibellina si trova nei pressi del nuovo comune di Gibellina, nella provincia di Trapani, in Sicilia. Arrivare è semplice, ma è importante organizzarsi considerando che si tratta di un’area isolata, priva di trasporti pubblici diretti.
- In auto: L’auto è il mezzo più comodo per raggiungere il Cretto. Da Palermo, prendi l’autostrada A29 in direzione di Mazara del Vallo e poi esci a Salemi. Da qui, prosegui seguendo le indicazioni per Gibellina Vecchia. La distanza è di circa 70 km e il tempo di percorrenza è di circa 1 ora. Da Trapani, invece, il percorso dura circa 50 minuti.
- In treno e bus: Non ci sono treni o autobus diretti fino al Cretto di Gibellina. Tuttavia, puoi prendere un treno fino a Castelvetrano o Salemi e poi proseguire in taxi. È consigliabile prenotare il taxi in anticipo poiché la zona è piuttosto isolata.
- In tour organizzato: Diverse agenzie turistiche in Sicilia organizzano tour giornalieri al Cretto di Gibellina, spesso abbinando la visita ad altre attrazioni nei dintorni, come Segesta o Selinunte. Questa può essere una buona opzione se preferisci un viaggio senza preoccupazioni.
Orari e costo del biglietto
Uno dei punti di forza del Cretto di Gibellina è la sua accessibilità. L’opera è all’aperto, quindi puoi visitare il Cretto di Gibellina gratuitamente e in qualunque momento della giornata, poiché non ci sono orari di apertura o chiusura ufficiali. Tuttavia, la mattina e il tardo pomeriggio sono i momenti migliori per visitarlo, grazie alla luce naturale che valorizza i contrasti dell’opera e la rende ancora più suggestiva.
Essendo un’opera situata su una collina, il clima può essere molto caldo durante il periodo estivo. Porta con te una borraccia d’acqua, un cappello e della crema solare se visiti il Cretto nelle ore centrali della giornata.
Cosa vedere al Cretto di Gibellina
Il Cretto di Gibellina è un’esperienza unica, che va vissuta camminando tra le sue vie di cemento bianco che riproducono la pianta della città originale. Esplorare quest’opera è come camminare tra le rovine di un passato che viene continuamente commemorato. Vediamo cosa rende questo luogo speciale:
- La grandezza del Cretto: L’intera struttura è un labirinto di cemento bianco, costruito con lastre spesse e suddiviso in sezioni che formano vicoli e strade. Ognuna di queste rappresenta le strade originali di Gibellina Vecchia, creando una connessione tra passato e presente.
- La simbolica desolazione: La scelta di Burri di utilizzare il cemento bianco rende il Cretto un luogo asettico, quasi “sterile”, che riflette la desolazione e la devastazione del terremoto. La sua geometria, così rigorosa, e la solitudine dell’area creano un’atmosfera di introspezione e rispetto.
- Le sensazioni emotive: Camminare all’interno del Cretto può far emergere emozioni contrastanti. La memoria del terremoto e delle vite che ha sconvolto si mescola alla bellezza e all’imponenza dell’opera, rendendo il luogo emotivamente toccante.
- Installazioni e mostre temporanee: A volte il Cretto ospita eventi artistici e mostre temporanee. Può essere interessante informarsi presso l’ufficio turistico di Gibellina Nuova per verificare la presenza di eventuali iniziative artistiche durante la tua visita.
Dove mangiare vicino al Cretto di Gibellina
Nelle vicinanze del Cretto, e soprattutto a Gibellina Nuova, ci sono diverse opzioni per assaporare la cucina siciliana. Ecco alcuni consigli:
- Ristorante Le Macine (Gibellina Nuova): Questo ristorante offre una cucina siciliana autentica, con ingredienti freschi e piatti tradizionali come la pasta alla Norma e le sarde a beccafico. L’ambiente è accogliente e familiare.
- Osteria del Cretto (vicino a Salemi): Situata a pochi chilometri dal Cretto, questa osteria è perfetta per assaporare piatti locali come il couscous di pesce e il pane cunzato. L’ambiente rustico e informale rende questo luogo ideale per una pausa rilassante.
- Trattoria Pizzeria Da Andrea (Santa Ninfa): A circa 15 minuti dal Cretto, questa trattoria-pizzeria propone una selezione di piatti siciliani e pizze cotte a legna. Ottima per una cena informale dopo la visita al Cretto.
Per chi cerca una pausa veloce, molti dei bar di Gibellina Nuova offrono anche snack e piatti leggeri tipici della cucina siciliana, come gli arancini o le panelle.
Dove dormire nelle vicinanze del Cretto di Gibellina
Se vuoi dedicare più tempo alla scoperta della zona, ci sono diverse opzioni di alloggio nei dintorni del Cretto di Gibellina. Ecco alcune proposte:
- Baglio Borgesati (Santa Ninfa): Un antico baglio siciliano ristrutturato che offre camere eleganti e confortevoli, circondato dalla campagna. È perfetto per chi cerca un luogo tranquillo, con un’atmosfera rilassante e accogliente.
- Althea Palace Hotel (Castelvetrano): Situato a circa 20 minuti di auto dal Cretto, questo hotel a quattro stelle offre camere moderne e confortevoli, oltre a un’ottima colazione siciliana. È una soluzione ideale per chi cerca un po’ di comfort e servizi completi.
- Agriturismo Tarantola (Alcamo): Per un’esperienza più immersiva nella natura e nelle tradizioni siciliane, l’Agriturismo Tarantola è una scelta eccellente. Qui potrai goderti un soggiorno rustico, degustare vini locali e assaporare la cucina casalinga.
In alternativa, potresti valutare B&B e case vacanze presenti nella zona di Gibellina Nuova e Salemi, che offrono un alloggio semplice ma confortevole, perfetto per i viaggiatori che cercano un punto d’appoggio per esplorare la Sicilia occidentale.
Cosa vedere nei dintorni del Cretto di Gibellina
La zona attorno al Cretto è ricca di attrazioni storiche e naturalistiche che meritano una visita. Se hai più tempo, considera di includere queste tappe nel tuo itinerario:
- Gibellina Nuova: Dopo la distruzione della vecchia Gibellina, la città è stata ricostruita più a valle con un progetto che ha coinvolto artisti di fama internazionale. Qui troverai installazioni artistiche, sculture e un Museo di Arte Contemporanea.
- Salemi: A circa 15 minuti dal Cretto, Salemi è una cittadina affascinante con un bel centro storico e un castello normanno da visitare. È anche famosa per le sue tradizioni culinarie, come la lavorazione del pane di San Giuseppe.
- Segesta: A circa 30 minuti di auto, il parco archeologico di Segesta ospita uno dei templi dorici meglio conservati al mondo e un teatro greco, che offre una vista panoramica spettacolare sulle colline circostanti.
- Riserva Naturale dello Zingaro: A circa un’ora di distanza, questa riserva naturale è una delle più belle della Sicilia, con sentieri panoramici, calette di acqua cristallina e una flora unica.
Consigli per visitare il Cretto di Gibellina
Prima di concludere, ecco alcuni suggerimenti pratici per vivere al meglio l’esperienza al Cretto:
- Indossa scarpe comode: Camminare tra le strutture di cemento può essere impegnativo, quindi è consigliabile indossare scarpe adatte.
- Rispetta il luogo: Il Cretto di Gibellina è un memoriale, quindi è importante rispettarne la sacralità. Evita di sporcare o rovinare le superfici.
- Fotografia: Il Cretto offre angoli fotogenici unici, ma ricordati di rispettare l’ambiente mentre scatti le tue foto.
Visitare il Cretto di Gibellina è molto più che ammirare un’opera d’arte: è immergersi nella storia e nella memoria di una comunità che, nonostante la distruzione, ha scelto di lasciare una traccia permanente del proprio passato.